Due ponti con vicino un bar: succede a Sabbio Chiese dove si trova il ponte romano, sul Chiese, che dalla via principale dà accesso al nucleo principale del paese, sulla destra del fiume, dove vive e abita l’80% dei residenti e dove si trova quasi tutto dal Municipio alla chiesa principale, dalle scuole al Centro diurno anziani ed alla Casa di Riposo, dalla Rocca al Museo dei Mestieri, dal Centro sportivo all’oratorio. L’altro ponte si sviluppa sul torrente Vrenda che, pochi metri dopo, si butta nel Chiese. In questa zona Alessandro Manni, 42enne di Sabbio Chiese, gestisce il suo locale che, neanche a farlo apposta, si chiama «Due Ponti»: offre tutto ciò che caratterizza un bar (il piatto forte sono l’aperitivo e i vini, per lui che all’Alberghiero di Idro ha conseguito il diploma di sala-bar ed ha poi seguito corsi di perfezionamento da sommelier), ma anche alcune camere al piano superiore, dove dispone di un bed&breakfast. Manni, dal 2010, è sposato con Ilenia Pasini: la coppia ha un figlio, Federico, di 8 anni. «Dal 2006 al 2009 per 3 anni ho lavorato al bar Malpensàa di Sabbio, poi per altri tre anni mi sono dedicato ad altro in fabbrica, abbandonando per un po’ la ristorazione - racconta Manni -. Ma l’atmosfera mi mancava e nel 2012 ho aperto in affitto negli spazi difronte: lavoravo ogni giorno, tranne il giovedì di chiusura, dalle 7,30 alle 21,30. Poi nel 2016 mi sono spostato nel nuovo locale, sull’altro lato della via Silvio Moretti: l’edificio era stato messo in vendita, l’ho acquistato e ristrutturato rendendolo bar e b&b». Da 5 anni nel «Due Ponti» Manni lavora con una dipendente fissa, Valentina, e qualche collaboratore a chiamata nei momenti di necessità. La moglie, da collaboratrice familiare, dà una mano. «Una mano molto preziosa, perché è lei che mi gestisce la contabilità, che io non amo particolarmente», precisa il barista che, subito dopo, spiega il motivo della sua scelta. «Mi piace stare con la gente, e da sempre amo il mio lavoro - sottolinea Alessandro Manni -. A suo tempo non ho scelto l’Alberghiero per caso». Cittadino di Sabbio Chiese da sempre (qui è nato e ci abita, anche se dopo il matrimonio si è spostato con la famiglia a Sabbio Sopra), Alessandro ha una particolarità non comune a molti: avere un fratello gemello, Walter, al quale è molto legato. «Sono il più “vecchio” tra noi due perché sono nato 8 minuti dopo, e questo vuol dire, credo, che sono stato concepito per primo. Siamo uguali ma molto diversi, ognuno con la sua vita, ma ci vogliamo molto bene e questo è ciò che vale». Durante il servizio militare Alessandro Manni ha indossato la divisa da carabiniere. «Per un po’ ho pensato che quella potesse essere la mia strada. Dopodichè ha vinto la voglia di fare il barista». Un’attività che in futuro potrebbe vedere come protagonista un esponente della famiglia. «Al momento è presto per fare previsioni - conclude Manni, ma mio figlio Federico potrebbe essere il mio erede, visto che già vuole stare al banco, preparare i caffè, aiutare papà. Ma ora è presto. Se poi domani vorrà, io non farò altro che accoglierlo a braccia aperte». Un’attesa nel segno della soddisfazione...•. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Due Ponti», una sfida che va oltre il bar
